Nostra tabella colori di base per microcemento – Colori e stili

Scegliere il colore giusto per il microcemento significa definire carattere, luminosità e percezione degli spazi. Il microcemento, grazie alla sua natura minerale e alla superficie continua, rende le tinte profondi campi materici anziché semplici “verniciature”. La nostra selezione 2025 propone 24 colori di base suddivisi in famiglie cromatiche pensate per bagni, cucine, living e ambienti commerciali, con particolare attenzione ai trend beige–grigio–tortora, ai neutri “greige”, ai bianchi caldi e agli accenti carbone per zone scenografiche.

Palette consigliate 2025 – 24 colori di base

Le famiglie sotto sono ordinate per temperatura e uso tipico. Ogni colore è progettato per ottenere una resa equilibrata su pareti (mono) e pavimenti (2K), con variazioni minime fra lotti se si rispettano le buone pratiche (vedi note tecniche in fondo).

  • Beige caldi (look spa, luce morbida) – ideali per bagni, day-spa, camere:
    • Beige Sabbia, Duna, Crema, Miele (4 tonalità, dal chiarissimo al medio)
  • Grigi soft (moderni e versatili) – perfetti con rubinetteria nera o cromata:
    • Grigio Perla, Bruma, Fumo, Piombo (4 tonalità, sottotono neutro-freddo)
  • Tortora (trend 2025) – neutri eleganti con sottotono caldo:
    • Tortora Chiaro, Taupe, Tortora Medio, Tortora Scuro (4 tonalità)
  • Greige (equilibrio caldo–freddo) – massima abbinabilità a legni e metalli:
    • Greige Lino, Greige Cenere, Greige Argilla, Greige Ombra (4 tonalità)
  • Bianchi caldi (luminosità diffusa) – ampliano lo spazio, riducono i contrasti:
    • Bianco Caldo, Avorio, Panna, Gesso (4 tonalità)
  • Accenti carbone (scenografici) – per nicchie doccia, testate, quinte:
    • Antracite, Grafite, Carbone, Nero Morbido (4 tonalità)

Come scegliere: in bagni piccoli e poco illuminati prediligi bianchi caldi, beige o greige chiari; su superfici ampie o living moderni funziona benissimo il grigio perla o il tortora medio. Gli accenti carbone sono splendidi come parete focus (doccia, schienale lavabo, quinta dietro il divano), meglio in opaco o satinato per evitare eccesso di riflessi.

Combo pronte (abbinamenti “sicuri” per stile e contrasto)

  • SPA Naturale: Pavimento Beige Sabbia (satinato) + Pareti Tortora Chiaro (satinato) + Nicchia Greige Argilla.
  • Loft Soft: Pavimento Grigio Perla (opaco) + Pareti Greige Lino (satinato) + Box doccia Antracite (opaco).
  • Nordic Warm: Pavimento Greige Cenere (satinato) + Pareti Bianco Caldo (opaco) + Dettagli Miele.
  • Contemporary Taupe: Pavimento Taupe (opaco) + Pareti Panna (satinato) + Nicchia Carbone.
  • Total Beige: Pavimento Duna (satinato) + Pareti Crema (satinato) + Mensole murarie Gesso.

Fattori che influenzano la percezione del colore

  • Luce naturale/artificiale: con luce calda (2700–3000 K) i tortora tendono a scaldarsi; con luce neutra (4000 K) i grigi restano più puliti.
  • Orientamento: a nord prediligi tinte calde; a sud puoi osare con greige e grigi medi.
  • Contesto: legno chiaro → palette beige/greige; metallo nero/ottone → grigi e accenti carbone; marmi caldi → tortora/avorio.
  • Texture: una mano di “fine” (0,3–0,5 mm) rende il colore più setoso e uniforme, specie su pareti.

Finitura e percezione: lucido vs satinato vs opaco

Oltre al colore, la finitura (il topcoat trasparente) determina riflessione, profondità e praticità. Nel microcemento consigliamo di ragionare a coppie: pareti vs pavimenti, zone asciutte vs zone umide.

Lucido

  • Pro: massima profondità, effetto “specchiato” e colori più saturi; facile rimozione di macchie leggere.
  • Contro: evidenzia imperfezioni e segni; nei bagni piccoli può generare riflessi invadenti; su pavimenti umidi può risultare scivoloso senza additivi.
  • Dove: quinte scenografiche, pareti doccia scure (con topcoat ad alte prestazioni), dettagli d’arredo.

Satinato (il nostro “equilibrio” consigliato)

  • Pro: compromesso perfetto fra eleganza e manutenzione; diffonde la luce riducendo riflessi; maschera meglio micro-difetti.
  • Contro: meno “effetto wow” del lucido e meno “materico” dell’opaco (ma è proprio il suo punto di forza).
  • Dove: praticamente ovunque – bagni, living, cucine; a pavimento con eventuale antiscivolo.

Opaco

  • Pro: look contemporaneo e soft-touch; enfatizza la componente minerale; perfetto per tinte scure (antracite/grafite).
  • Contro: più sensibile a segni “lucidi” da sfregamento localizzato; richiede manutenzione puntuale nelle aree di passaggio.
  • Dove: pareti di accento, camere, salotti; pavimenti residenziali con buona abitudine alla manutenzione.

Conclusione sulla finitura: se non hai esigenze particolari, scegli satinato. Su pavimenti e in doccia prevedi sempre la finitura alifatica/ibrida idonea all’umidità e valuta un additivo antiscivolo in seconda mano, soprattutto con colori scuri e pendenze.

Note tecniche per una resa colore impeccabile

  • Campionatura: valuta il colore su una tavoletta con lo stesso ciclo (primer → base → fine → finitura) e nella tua luce.
  • Lotti e miscelazione: usa un unico lotto per ambienti contigui; se devi unire lotti, miscela a secco per omogeneizzare.
  • Uniformità: una mano di fine aiuta a chiudere micro-pori e rende il colore più omogeneo (consigliata su pareti e su pavimenti chiari).
  • Finitura: il gloss cambia la percezione: lo stesso “Greige Lino” risulta più caldo in satinato, più tecnico in lucido.